Partito nel lotto dei favoriti il Ferno non ha mantenuto le aspettative che in casa Nuove Fiamme Oro non sono mai nascoste.
Ferno: cosa va e cosa non va
Non è stato il girone d’andata auspicato come detto. Se però riesci nell’impresa di cambiare allenatore e salutare uno dei colpi estivi rimanendo lo stesso nel gruppone pronto a giocarsi i play off margine per sperare c’è.
Dopo tutte queste vicissitudini essere a -5 dalla vetta è il segnale di quanto la rosa sia competitiva. Il problema sta proprio in quel distacco che non permetterà ulteriori passi falsi. Urge quindi trovare maggiore continuità quella trovata nei tre successi consecutivi che hanno preceduto il pari con il Luino. A dover mostrare il cambio passo è un attacco (sesto del torneo con 21 reti) che è decisamente rivoluzionato dopo la partenza di Giulio Madera e l’arrivo di un Andrea Carraro dimostrato a confermare l’ottimo avvio di stagione in maglia San Marco.
2022 con remuntada e coppa?
Ivan Stincone avrà capito fin dal suo arrivo sulla panchina del Ferno che la società gioca per vincere ogni gara. Non verrà quindi snobbata una Coppa che i gialloblu hanno già messo in bacheca durante la loro scalata alla Prima Categoria.
Andrea Leontini è il simbolo dell’abbondante talento a disposizione ma a questo verrà abbinata la continuità per tornare a contendersi il primo posto? Forse in aiuto è arrivato il rinvio della prima giornata di campionato che avita un incrocio con l’Ispra che avrebbe rappresentato qualcosa di molto simile ad uno spareggio per i padroni di casa.