Gli aumenti dei casi di positività al Covid, legati alla variante Omicron, hanno coinvolto anche il mondo del calcio. A tutte le latitudini, dalla Serie A fino alle leghe dilettantistiche, sono tanti i giocatori colpiti dalle positività. Se il massimo campionato non può permettersi di fermare la sua corsa, le altre leghe hanno tutte alzato momentaneamente bandiera bianca. Chi prima, chi dopo. Chi per una settimana, chi per più tempo. Tutti, tranne la Serie D. Al momento il massimo campionato dilettantistico non ha ancora preso una decisione in merito e restano così in programma i recuperi di mercoledì 5 gennaio (alcuni, però, sono già stati rinviati) e la giornata di campionato del 9 gennaio.
LND già in allarme, si muovono anche le società?
Il tema, ovviamente, non è sconosciuto alla Lega Nazionale Dilettanti. Che, nella giornata di lunedì, dovrebbe prendere una decisione in merito. La volontà delle società, però, è quella di farsi sentire a loro volta per far sì che la LND prenda la stessa strada del piano di sopra. In Serie C, infatti, il presidente Ghirelli ha disposto il rinvio della giornata di campionato prevista per il 9 gennaio, rimandandola a inizio febbraio con un turno infrasettimanale. Molte società, anche chi in passato ha sempre sostenuto quanto sia importante giocare, sono a favore di un rinvio. In primis per la salute dei propri giocatori, successivamente per la regolarità del campionato. La domanda, però, resta la stessa: basterà una sola settimana di stop per mettersi alle spalle il problema?
Il return to play preoccupa non poco
C’è poi l’annoso problema del return to play (che già avevamo trattato, CLICCA QUI). Un problema che le società hanno ben presente e, per il quale, sperano che le autorità preposte modifichino un regolamento al momento molto complesso. Nel frattempo la Serie D attende una risposta da parte della Lega verosimilmente per la giornata di domani. Lunedì 3 gennaio la decisione finale, se adattarsi alle altre leghe oppure se continuare per la propria strada.
