Venti punti in 14 partite giocate, questo il bottino di una Vergiatese che, con gli ultimi risultati ha rilanciato le sue ambizioni playoff. Era stato chiaro il direttore generale Franco Tosca prima della gara di Lazzate, l’ha ribadito il tecnico Paolo Crucitti anche dopo il pareggio in terra brianzola. La risalita c’è stata, la salvezza come obiettivo minimo ormai blindata. E allora ora bisogna rischiare per provare a fare il salto di qualità.
Cosa va e cosa non va
Dopo un inizio di stagione complicato, Paolo Crucitti ha saputo dare la svolta. Soprattutto dal punto di vista offensivo, la Vergiatese è tornata ad essere quella squadra in grado di segnare e divertire. Un solo gol segnato nelle prime cinque partite giocate, 15 nelle successive 9 che fanno capire come i granata abbiano trovato la quadratura del cerchio. Con la partenza di Giacomo Mammetti e l’arrivo di Aurelio Mondoni, si è persa fisicità ma è aumentata la fantasia. A Crucitti il compito di ridisegnare (ancora una volta) una squadra che ora tiene la testa all’insù.
Flavio Becerri il trascinatore
Il filo conduttore della stagione della Vergiatese è stato Flavio Becerri. Il giocatore più talentuoso è stato protagonista indiretto della querelle che ha portato all’esonero di Alessandro Marzio. Ma, al tempo stesso, ha dimostrato di essere top player di categoria con 7 reti segnate. Miglior marcatore della Vergiatese, decisivo nell’ultima vittoria contro la Rhodense e trascinatore a Lazzate. Le speranze playoff passano dal numero 10 (con Alberto Broggi chiamato ad essere sempre più seconda bocca da fuoco).