Gabriele Gravina, numero uno della FIGC, ha scritto una lettera alla Lega Nazionale Dilettanti. All’interno, sono indicate le linee guida per la ripresa dei campionati di Eccellenza. La volontà è quella di riprendere l’attività, ma serve sciogliere alcuni nodi da parte della LND. Gabriele Gravina vuole mettere ordine in un quadro molto diversificato. Per far sì che ci sia armonia e bilanciamento nella competitività su tutto il territorio nazionale. E, nella praticità, serve un calendario da parte della LND per far sì che il CONI possa dare il tanto sospirato interesse nazionale. La palla passa nuovamente alla LND. Anche se quello della FIGC sembra essere stato un sollecito riguardo a un pronto intervento da parte di Cosimo Sibilia.
La lettera inviata alla LND
Il presidente della FIGC ha scritto alla LND una lettera dettagliata con oggetto la ripresa dei campionati di Eccellenza e di Serie C/C1 di Calcio a Cinque maschile e di Eccellenza e Serie C/C1 di Calcio a Cinque femminile. Sollecitando contestualmente un celere riscontro con l’invio dei calendari agonistici, condizione necessaria al fine del loro inserimento nell’elenco degli eventi ‘di preminente interesse nazionale’ da parte del CONI.
Ferma restando la ribadita volontà di far riprendere l’attività per stabilire sul campo le promozioni nei campionati nazionali di categoria superiore. La FIGC ha stabilito alcune linee guida che mirano a mettere ordine in un quadro molto diversificato, con l’obiettivo di non mortificare la competitività degli stessi campionati regionali e creare il giusto bilanciamento su tutto il territorio nazionale.
Il presidente federale ha poi confermato l’impegno affinché, nel cosiddetto decreto legge ‘sostegno’ di prossima adozione da parte del Governo, sia anche previsto un contributo a fondo perduto in favore delle società della Lega Nazionale Dilettanti a ristoro delle spese sanitarie derivanti dall’applicazione del Protocollo in essere per il campionato di Serie D.
I principi esplosi nella comunicazione alla LND
Questi i principi esplosi nella comunicazione alla LND: tenuto conto della non obbligatorietà, non è prevista alcuna sanzione per chi non riprende l’attività, ad eccezione dell’esclusione dalla graduatoria per i ripescaggi per la sola stagione sportiva 2020/2021; deve essere previsto un numero minino di squadre per ogni girone (è ammessa la facoltà di poterli organizzare con altri Comitati Regionali) che garantisca l’auspicato equilibrio tra promozioni in Serie D e retrocessioni in Eccellenza; previste specifiche tutele sul tesseramento per le calciatrici e i calciatori.
