Mario Chessa è, attualmente, il giocatore più forte in Serie D. Almeno per quel che riguarda i due gironi dove sono presenti formazioni lombarde. Non una forzatura, ma la semplice constatazione di quel che sta dicendo questa stagione. Il talento è sempre stato cristallino, la classe fuori dal comune. Il passaggio da trequartista a punta vera e propria ha semplicemente permesso a tutti di ammirare un giocatore unico. E con un tecnico come Achille Mazzoleni, già avuto negli anni ad Inveruno, l’ulteriore crescita è stata ancora più semplice. La Castellanzese se lo gode. I compagni lo venerano, come dimostra l’averlo alzato al cielo dopo la partita “monstre” di domenica.
Un talento sardo… cresciuto in Lombardia
Nativo di Sassari, la carriera di Mario Chessa è stata vissuta tutta in Lombardia. Il Corsico a puntarci fin da ragazzino, i passaggi nel pavese con OltreopoVoghera e Pavia, poi le chiosa giovanile con la maglia dell’Atalanta. Il grande passo nella stagione 2012/2013. Un Lecco in crisi d’identità si appoggiò ad un giovanissimo Chessa per rilanciarsi. Davide Raineri è direttore sportivo capace di riconoscere i top player, la stagione fu a sorpresa da playoff. Mario, per la prima volta, divenne SuperMario e dopo le stagioni alla Pergolettese e alla Pro Sesto, la chiamata è ancora quella di Davide Raineri. Inveruno, per alzare ulteriormente l’asticella. Creando quel binomio con Achille Mazzoleni riproposto a Castellanza.
Da trequartista a punta cinica
Da Lecco agli anni di Inveruno, segna 64 gol in 204 partite. Un numero ottimo, confermato dai 16 gol della stagione 2016/2017. Anche perché Mario è trequartista puro, giocatore capace di creare la superiorità numerica a metà tra centrocampo e attacco e ispirare i compagni. A Castellanza, però, Achille Mazzoleni lo vuole più vicino alla porta, alzando il suo baricentro. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: 21 gol e 8 assist in 25 partite giocate, miglior marcatore di tutta la Serie D. Con un’incisività unica, visto che è andato a segno in 16 delle 25 partite giocate. Con una precisazione. In alcune partite il numero 7 neroverde ha giocato da play al centro del campo, quando Mazzoleni voleva qualità in mediana. Abbassando nuovamente il suo baricentro. Ma solo per pochi minuti, visto il suo rendimento.
Il pallone… portato a casa
Mario e la Castellanzese, ora, sognano assieme. Il campionato come obiettivo comune, perché nella memoria di tutti resta sempre chi vince. E mai come quest’anno i neroverdi possono tramutare il sogno in realtà. Mario, poi, è in lizza anche per vincere il Pallone d’oro di categoria. Nel frattempo si è preso un altro pallone. Il primo, di cuoio. Quello della partita contro il Gozzano. Prima tripletta tra i senior, proprio nella giornata più importante. Al momento, il segno tangibile di una stagione che sta consacrando Chessa. Sempre più Super.
