Annata di cambiamento in casa Ardor Lazzate, dove è cominciato un nuovo corso dopo gli anni con la presenza di Marco Proserpio. Ora Sergio Sala e una differente filosofia. Serve pazienza ma qualcosa d’importante c’è. VOTO 6.5.
Ardor Lazzate – Il bilancio
Meno nomi illustri, più giovani rispetto al recente passato. E i giovani, si sa, vanno aspettati. Non soltanto a parole ma anche con i fatti. Al momento un girone d’andata equilibrato, sia nel saldo dei risultati (6-6-5), così come per i gol segnati e subiti (25-24). Resta qualche passaggio a vuoto di troppo, in particolar modo i pareggi con Pontelambrese e Vergiatese e la clamorosa sconfitta contro la Vogherese. Che potevano rendere più dolce il finale di anno.
L’allenatore
Ivan Stincone l’Eccellenza l’aveva assaggiata soltanto a Fenegrò. Quando, da subentrante, portò la squadra alla salvezza come ciliegina dopo gli anni da super protagonista alla guida della Juniores, per due volte campione regionale. Poi le esperienze in Promozione (Morazzone e Solaro) e Prima categoria (Ferno), anche lui giovane da valorizzare.
Il giocatore
Il progetto è nato mettendone al centro Lino D’Onofrio. Al fianco del capitano, il suo vice Luca Artaria. Che, con 8 gol, è l’elemento di spicco di questa squadra. Perché è giusto avere la filosofia giovane, ma al fianco dei giovani servono trascinatori e giocatori decisivi che conoscano la categoria.