“Ecco, è arrivato il giorno del mio ultimo allenamento nel calcio giocato…”. Inizia così il post col quale Andrea Benardi comunica ufficialmente l’addio al calcio dilettantistico. 36 lunghissimi anni, dal primo allenamento nel lontano 1985 quando il piccolo Andrea forse non sapeva ancora che sarebbe diventato uno dei leader del basso milanese. E invece… Andrea Benardi è stato proprio questo, protagonista in maglia biancoverde con la sua Accademia Vittuone. Portata anche in Eccellenza, nella stagione 2015/2016. Annata complicata, quella al piano di sopra, anche per via di promesse non mantenute. Ma Andrea ha sempre tenuto la squadra unita, per quanto possibile, consapevole che la fascia al braccio non è solo un simbolo. Poi Bareggio e Concordia, ma i grandi amori non finiscono, così il ritorno a Vittuone. Due annate strane, causa pandemia. Che non hanno fatto cambiare idea. Non resta così che aspettare la partita d’addio a settembre. L’ultimo tango di un giocatore d’altri tempi.
Il post di Andrea Benardi
“Ecco, è arrivato il giorno del mio ultimo allenamento nel calcio giocato. Settembre 1985 – 06.06.2021, 36 anni di corse, tiri, calci, lanci, contrasti, scivolate, recuperi, salvataggi, goal, allenamenti, infortuni, riabilitazioni, gioie, dolori e sacrifici. Ma soprattutto una vita passata nello spogliatoio. Gruppi più o meno forti e più o meno affiatati, ma che in qualche maniera mi han dato tanto, tutti. Ringrazio i miei tantissimi compagni delle varie squadre in cui ho giocato, tutti gli allenatori con i loro staff, fisioterapisti e massaggiatori, dottori, magazzinieri, DS e presidenti, avversari che in qualche maniera mi hanno insegnato tanto. I traguardi raggiunti li ho ottenuti con il duro lavoro e la costanza, pensando sempre di poter imparare da ogni circostanza è persona. Il calcio è stato per me una vera scuola di vita, un’opportunità x scoprire amicizie bellissime, un modo di vivere le proprie emozioni.
Il pensiero in questo momento particolare va al mio primo tifoso, Nonno Sandro, che penso sia d’accordo con me sul fatto che sia arrivato il momento di appendere le mie amate Nike, la mia maglia numero 6 e le mie tante fasce da capitano con tanto orgoglio ed anche riconoscenza. Mi scorrono davanti migliaia di momenti indimenticabili, ma le mie ginocchia e le mie caviglie chiedono di rallentare e le devo ascoltare. Chiudo un viaggio lunghissimo e splendido. Per chiunque vorrà, siete invitati ad inizio Settembre a Vittuone per la partita d’addio”.