Un girone d’andata avaro di gioie per il Tradate che ha il però il merito di trovarsi momentaneamente salvo. Ma le ambizioni erano ben altre. VOTO 5.
Tradate – Il bilancio
Il 2023 inizia per il Tradate con il bicchiere mezzo pieno se si considera il girone d’andata come di pura semina. Un nuovo allenatore, un gruppo cambiato in maniera radicale rispetto a quello che aveva mostrato buoni lampi nella passata stagione e in precedenza. Le note dolenti sono evidenti: un attacco capace di realizzare solo 14 reti (peggior attacco al pari del fanalino di coda Salus) deve per forza invertire il trend. Se infatti si accendessero le big ora alle spalle, come fatto per esempio dal Luino, la classifica potrebbe diventare preso più preoccupante.
L’allenatore
Se ci fosse bisogno di una persona navigata per non perdere mai la bussola difficilmente si potrebbe trovare qualcuno di più preparato di Pasquale Curatolo. Tornato in panchina dopo l’addio del Cairate, e una pausa lontana dai campi, il tecnico ha mostrato la voglia di un ragazzino. Voleva una squadra che costringesse gli avversari a farci i conti, esperimento per ora riuscito solo in parte ma anche per una rosa troppo corta. Prima di perdere i pezzi il Tradate era riuscito ad inanellare 6 risultati utili consecutivi, tanto basta per guardare la zona retrocessione dall’alto.
Il giocatore
Andrea Bigoni è uno degli innesti di maggior impatto. Se però un difensore esperto che puntella un reparto che si era comportato ottimamente prima delle ultime 5 gare, in cui ha subito 11 delle complessive 21 reti concesse, è anche il tuo miglior marcatore significa che qualcosa non sta funzionando.