Tavecchio: “Si vota il 9 grazie a me. E a Pasquali dico…”

Carlo Tavecchio, presidente del CRL

Nella giornata di lunedì, il Tribunale Federale Nazionale ha dato di fatto ragione all’esposto di Carlo Tavecchio confermando le elezioni il 9 di gennaio. Elezioni che, peraltro, dovranno tenersi online visto che in presenza non esistono le condizioni a causa dell’emergenza sanitaria ancora in corso. E a margine della sentenza, Carlo Tavecchio ha diramato un comunicato dove, senza mezzi giri di parole, attacca tutti quelli che lo hanno criticato.

“Le elezioni il 9 gennaio grazie a me”

“Il giorno 9 gennaio p.v. si voterà in via definitiva. Giustizia è stata fatta e non per me ma per l’intero calcio lombardo che oggi può esprimere il suo indirizzo di governance. Non ho mai avuto dubbi che si volesse esautorare la Lombardia.  Prima sono stati tolti i delegati, poi il diritto al voto, poi l’obbligo di pagamento delle rate dei campionati al 10 febbraio in via perentoria. Credo che ad oggi qualcuno debba porgere delle scuse all’intero sistema lombardo che stava guidando verso l’ennesimo silenzio e che invece necessita di voce , forte e dignitosa. La Lombardia non è solo un bancomat da cui attingere”.

“Pasquali deve far rispettare i suoi diritti”

“Al candidato Pasquali dico che deve imparare a far rispettare i suoi diritti se vuole far rispettare quelli delle società battendosi concretamente. Si voterà il 9 perchè il sottoscritto ha intrapreso le vie legali e perchè si stava mettendo in atto una chiara e palese violazione delle norme”.

“Denigrazioni? Sarà la nostra seconda vittoria”

Ricevo, così come li ricevono i miei candidati, innumerevoli video e messaggi dove i sostenitori di questa altra lista arrivano a denigrare in riunioni pubbliche con le associazioni sportive, aspetti intimi e familiari senza che tali affermazioni trovino  alcuna fondatezza. Bene, sarà la nostra seconda vittoria. Quella delle persone perbene. Quelle che non usano mezzi di bassa caratura per mettere  la propria competenza in risalto. Non sarò mai cavalier servente di un sistema antidemocratico, di un sistema che innesca la macchina del fango al posto di parlare di contenuti e così non lo sarà la mia squadra di lavoro, io sono qui per mettere la mia grande  competenza calcistica al servizio di chi pensa possa essere utile. Le società calcistiche sono state spettatrici del più triste spettacolo antidemocratico. I candidati devono perdere o vincere sfidandosi sul campo non eludendo le norme. Ora si continui a lavorare come stiamo facendo per costruire idee e progetti”.

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