Uno dei due protagonisti di Stop a Seguire di domenica sera è stato Marco Spilli. Con il tecnico della Varesina abbiamo parlato del ritorno in campo previsto per domenica 11 aprile. In quello che lo stesso allenatore toscano ha definito “un torneo, più che un campionato. Ma non è dipeso da noi e sono convinto che non dovevano fermarci a suo tempo”. Difficoltà, preparazione, mercato e favorite per due mesi da vivere tutte d’un fiato. Di seguito alcuni spunti della puntata che potete rivedere in coda in forma integrale.
“Ragazzi euforici, domenica subito partitella”
Marco Spilli ha parlato dei primi allenamenti collettivi svolti dai suoi ragazzi tra sabato e domenica. “La società era pronta, per l’ennesima volta, effettuando a tutti i tamponi. Non era obbligatorio ma abbiamo pensato fosse una cosa intelligente da fare. I ragazzi erano euforici, abbiamo fatto tutto l’allenamento con la palla, chiudendo con una partita undici contro undici sul campo centrale. Respirare il profumo dell’erba appena tagliata è stata una sensazione unica, che fa capire quanto ci manchi il campo”. Il tecnico non nasconde le incognite di una preparazione particolare: “È una cosa nuova per me come credo lo sarà per tutti, dovremo preparare i ragazzi come per uno sprint”.
Varesina favorita? “Chi lo dice non conosce l’Olginatese”
Si entra poi nel vivo del format. “È un torneo che permette a tutti di avere delle chance per vincere. Poi qualcuno ne ha di più e qualcuno ne ha di meno. Ma, guardando al passato, è già capitato che dopo dieci giornate c’era in testa una squadra rivelazione”. Tanti, però, danno la Varesina come unica favorita. Ma Spilli non ci sta: “Chi dice così conosce poco il calcio. L’Olginatese ha giocatori importanti. Segato che ha vinto gli ultimi tre campionati di Serie D, Pizzini che fa più di 20 gol ogni anno. Panzetta che negli ultimi anni, tra Bustese, Fenegrò e Busto 81 ci è sempre arrivato davanti. La realtà è che vincere non è mai semplice e non lo sarà nemmeno stavolta“.