Il Settimo ha sempre guardato con attenzione al tema di una possibile ripartenza. Sia durante il primo lockdown, sia durante questi mesi di chiusura, il presidente Alberto Albertani ha sempre guardato a tutto tondo. Pensando alla prima squadra, ma anche al bene del proprio settore giovanile. Tanto caro al numero uno del Settimo.
“L’Eccellenza? O ripartiamo tutti o nessuno”
Per il numero uno biancorosso il tema della ripartenza ha una risposta precisa. O tutti o nessuno. “Anche il calcio dei grandi si sta dimenticando dei piccoli, dei giovani e delle altre categorie. Che si trovi una soluzione, una qualsiasi, per le retrocessioni e le promozioni con la Serie D, tanto qualsiasi modo per far terminare il nostro campionato è sballato e non regolare. Inoltre non ci possiamo permettere altri danni economici. I tamponi e le spese per riaprire un centro solo per una prima squadra chi li paga? Le spese di gestione dei centri sportivi ci sono tutti i giorni. Quindi o si apre a pieno regime o si sta a casa“.
Un pensiero al mondo giovanile
E, a sostegno di Albertani, c’è anche Fabio Varricchione. Che, al Settimo, è allenatore della formazione Juniores: “Il discorso va fatto ad ampio raggio, visto che siamo ormai fermi da due anni sportivi. Alcune categorie vanno letteralmente rieducate a livello motorio. Si parla sempre di ripartenza quando, a mio avviso, bisognerebbe insistere su riforme e regole sensate per il prossimo anno. Un esempio? Il blocco delle categorie. I giovani vanno tutelati a tutti i costi, non si può soltanto pensare al proprio orticello”.