Riviviamo il 2020 [2/4] – Lockdown, riapertura, futuro

Riviviamo il 2020 (aprile-giugno)
Riviviamo il 2020 (aprile-giugno)

Riviviamo il 2020 è la rubrica ideata per l’ultimo giorno dell’anno. Un’annata nefasta, sotto tutti i punti di vista. Dove c’è stato poco calcio giocato, dove c’è stato bisogno di sentirsi vicini, anche se distanti. Dove abbiamo vissuto il lockdown e dove le difficoltà ci hanno segnato ma, forse, ci faranno uscire ancora più forti. Riviviamo il 2020 è una rubrica di un giorno che… ripercorre tutto l’anno. Dopo aver analizzato i primi tre mesi, ecco il periodo da aprile a giugno.

Aprile, sospensione sempre più vicina

Il mese di aprile inizia con un’altra sospensione di un mese. Giovedì 2 aprile arriva il nuovo comunicato del CRL che ordina un altro stop e si inizia a parlare di sospensione definitiva. Uno dei primi, in quest’ottica, è il direttore sportivo dell’Ardor Lazzate Marco Proserpio. Ma anche al piano di sopra, in Serie D, non si hanno certezze e il numero uno della Castellanzese Alberto Affetti non ha mezzi giri di parole: “È come se fossimo in guerra, meglio finire qui la stagione“. Parole che, inevitabilmente, fanno anche pensare al futuro. E la Vogherese anticipa tutti. Il 9 aprile il presidente Oreste Cavaliere annuncia Marco Molluso come nuovo allenatore. Ci sarebbe ancora la possibilità di finire la stagione, ma non sarà così.

Maggio: riapertura, lo shock e la chiosa

A inizio maggio finisce il lockdown totale. Lunedì 4 viene stabilita la riapertura dei centri sportivi. Tanta confusione ma, di fatto, c’è la possibilità di tornare ad allenarsi, seppur con allenamenti individuali. Servirà a poco. Ma, come se non bastasse, il mondo del calcio dilettantistico viene colpito da un’altra tragedia. L’11 maggio muore Andrea Rinaldi, centrocampista classe 2000 del Legnano, colpito da un aneurisma cerebrale mentre si allenava a casa. Un vero e proprio shock, il Legnano ritirerà anche la maglia numero 8 solitamente portata da Andrea. Si inizia a parlare di futuro, soprattutto in ottica fusioni. Ma in questo senso viene smentita (13 maggio) quella tra Marnate e Gorla Minore. Il 20 maggio è una data clou. C’è il Consiglio Federale che impone il definitivo stop ai campionati.

Giugno: verdetti, fusioni, panchine

Il mese di giugno è la svolta per pensare alla nuova stagione. Il Coronavirus si affievolisce, visto anche l’arrivo delle alte temperature e anche il mondo dello sport ha voglia di voltare pagina. La Castellanzese conferma Achille Mazzoleni (3 giugno), mentre il Morazzone e Alessandro Lorenzi si dicono addio (9 giugno). Ma la data più importante è quella dell’11 giugno. Il Consiglio della LND stabilisce i criteri di promozioni e retrocessioni. Salgono Busto 81, Gavirate, Solbiatese e Lentatese. Amaro Fenegrò, unica squadra a retrocedere (bloccate le retrocessioni dalla Promozione in giù). Altre novità in panchina. Il Legnano si affida a Lucio Brando (12 giugno), il Morazzone sceglie un totem come Giorgio Dossena (15 giugno). A fine mese (25 giugno) ecco la fusione che riporta il calcio a Mozzate. Nasce la Pro Azzurra Mozzate e la panchina viene affidata al guru Attilio Papis.

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