Ripresa campionati, ora il Consiglio. Lo snodo? Il format

Il consiglio direttivo del Comitato Regionale Lombardia presieduto da Carlo Tavecchio (Photo by Richard Morgano / DueEsseGroup)
Il consiglio direttivo del Comitato Regionale Lombardia presieduto da Carlo Tavecchio (Photo by Richard Morgano / DueEsseGroup)

Sarà una settimana importante per la ripresa dei campionati in vista della stagione 2021/2022. Se l’Eccellenza è ormai in dirittura d’arrivo, il Comitato Regionale Lombardia sta pensando anche alla ripresa campionati delle altre categorie. Iscrizioni, date d’inizio, utilizzo dei giovani calciatori. Tutti temi che saranno dibattuti nei prossimi giorni. Cominciando da giovedì 27 maggio, quando è in programma il Consiglio Nazionale della LND. Dopo le previste riunioni a livello nazionale e regionale, il Comitato organizzerà, come avvenuto anche di recente per altri temi, appositi incontri informativi online rivolti alle società. In cui illustrare i progetti in corso circa l’organizzazione dei campionati dilettanti e giovanili, in modo da condividerne i contenuti ed iniziare a riaccendere tutti insieme i motori di una macchina organizzativa che non vede l’ora di ripartire.

Tavecchio: “Mi aspetto risposte concrete”

“Domani, giovedì 27 maggio, è fissato a Roma il Consiglio nazionale della Lega Nazionale Dilettanti. Mi aspetto risposte per la chiusura della stagione in corso. Specie sotto l’aspetto economico in ordine ai ristorni da effettuare a favore delle affiliate con riferimento all’annata corrente. E anche relativamente alle indicazioni per la ripresa dei nuovi campionati. Successivamente, in data martedì 1 giugno, convocherò il Consiglio regionale per avviare la necessaria programmazione”, le parole di Carlo Tavecchio, presidente del CRL.

“Format dei campionati, serve una pianificazione quadriennale”

Il numero uno del CRL prosegue mandando un messaggio alle società. “Opereremo sempre per agevolare il compito delle nostre iscritte in un momento storico così complesso attraverso provvedimenti che ne sostengano l’attività. Non possiamo trascurare, sotto nessun punto di vista quel che è successo nell’ultimo anno e mezzo e le ripercussioni di questo blocco forzato dell’attività. In tema di obbligatorietà di utilizzo dei giovani calciatori nelle prime squadre, ad esempio, mi sento di proporre al Consiglio lombardo di mantenere le annate che erano già in vigore in questa stagione sportiva. Sia perché di fatto i giocatori cosiddette “quote” non hanno disputato i campionati. Sia per facilitare i club che queste annate già avevano e hanno a disposizione tuttora. Allo stesso modo ritengo dovremo affrontare il nodo dei format dei campionati con una pianificazione quadriennale di cui discuteremo nel prossimo Consiglio“.

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