La ripartenza dei campionati regionali è sempre più lontana. Questo il sentore in attesa del nuovo DPCM che il premier Giuseppe Conte dovrebbe enunciare agli italiani tra giovedì 14 gennaio e venerdì 15 gennaio. Misure ancora più stringenti per una durata di 50 giorni, con il nuovo termine che scadrebbe così il 7 marzo.
Calcio regionale a forte rischio
La ripartenza dei campionati sarebbe così a forte rischio. La data per la ripartenza, fissata per metà febbraio, slitterebbe di ulteriori due settimane. E, vedendo le ulteriori misure restrittive (chiusure prolungate di palestre e piscine, ad esempio), è difficile pensare che si possa concedere un via libera quantomeno per gli allenamenti. Così se il nuovo termine è fissato per inizio marzo (ma senza fatti concreti, appoggiandoci a quanto successo lo scorso anno), servirebbero comunque ulteriori giorni per una preparazione più che mai specifica ed adeguata. Così se tutto fa pensare ad una possibile chiusura, l’unica categoria che potrebbe vedere la luce sarebbe l’Eccellenza. Semplicemente perché strettamente collegata alla Serie D, unica categoria dilettantistica al momento in campo. Ma le nostre 54 squadre di Eccellenza potrebbero permettersi una ripartenza? Carlo Tavecchio, nel suo primo discorso da presidente del CRL, ha parlato di “mancanza di presupposti“, senza fare distinguo riguardo alle categorie. Certo è che, in caso di stop, servirà un confronto aperto con la Lega Nazionale Dilettanti. E una decisione presa comunque in tempi brevi. Quel che chiedono le società.