La mano di Marco Zaffaroni sul Verona si è subito vista: quattro punti in due partite, lo scontro diretto con la Cremonese vinto e nuove speranze di salvezza per gli scaligeri. La permanenza in Serie A dell’Hellas resta complicata, ma lo “Zaff” ha dato la sua impronta e una svolta anche dal punto di vista mentale. Ora, all’orizzonte, la sfida impossibile di San Siro contro l’Inter. Sabato sera l’ex allenatore di Caronnese e Folgore Caratese esordirà da tecnico alla Scala del Calcio.
L’impronta di Marco Zaffaroni sul Verona
Altro che prestanome, come i più scettici sostenevano quando fu chiamato a dicembre per affiancare Salvatore Bocchetti. Già a Torino, a guidare in maniera diretta la squadra dalla panchina era proprio Zaff. Una squadra operaia ma con idee ben chiare e la consapevolezza che, rispetto al passato, serve più sacrificio per fare punti. La ricerca della prima punta, le sponde per gli inserimenti di trequartisti e centrocampisti, una difesa solida col 3-5-2. L’impronta di Zaffaroni c’è, eccome. E si è subito vista.