“Non ti iscrivi? Non ti ripeschiamo”. Può essere riassunto così il blocco dei ripescaggi deciso ieri dalla LND per quelle squadre che decideranno di non proseguire il campionato di Eccellenza. Il presidente Cosimo Sibilia e la Lega Nazionale Dilettanti, di fatto, hanno deciso due disposizioni importanti. La perdita del diritto di ripescaggio (dall’Eccellenza alla Serie D, secondo il Comitato Emilia Romagna, anche se la LND non ha specificato) per le prossime due stagioni per le società che non parteciperanno all’attuale campionato. E, di contro, il pagamento della quota d’iscrizione anche per le società che non parteciperanno al campionato. Se la seconda disposizione era un rumor già ipotizzato nel recente passato, la novità è rappresentata dalla perdita del diritto di ripescaggio. “Non ti iscrivi? Non ti ripeschiamo” suona, per molte società lombarde, come un ricatto. Anche se, al momento, prevale la volontà di confermare le proprie intenzioni. Per uno stop dettato dai problemi di emergenza sanitaria. Una decisione arrivata, peraltro, quasi in contemporanea con la decisione di sospendere definitivamente il campionato Juniores Nazionale.
Il CRL apre alle nuove adesioni
A seguito del Consiglio direttivo della LND, che ha stabilito il blocco dei ripescaggi per le prossime due stagioni sportive per quelle società che decideranno di non proseguire il campionato di Eccellenza 2020/2021, il Comitato Regionale Lombardia ritiene, trattandosi di una nuova condizione emersa solamente oggi, di dare la possibilità a tutte le società iscritte alla categoria di rivalutare la propria decisione circa la mancata adesione al prosieguo dell’attività.
Pertanto le sole società che avevano espresso il loro diniego alla prosecuzione e che, alla luce di quanto sopra, volessero invece fornire la propria adesione sono invitate a comunicarlo entro giovedì 11 marzo alle ore 18.00 agli indirizzi pec, se disponibile, crllnd@pec.comitatoregionalelombardia.it oppure e-mail segretariocrl@lnd.it, significando che in assenza di tale comunicazione la società verrà considerata definitivamente rinunciataria al prosieguo dell’attività.