Niccolò Riccardi, dopo 10 anni il saluto alla Salus Turate

Dopo dieci, lunghissimi anni, Niccolò Riccardi non sarà più un giocatore della Salus. Dopo una lunga vita a Turate, il ragazzo classe 1989 ha deciso di voltare pagina. Una scelta sicuramente non semplice, viste le tante emozioni vissute nell’ultimo decennio. Un netto cambio con il passato ma senza mai dimenticarlo, Niccolò Riccardi porterà per sempre dentro di sé questa lunga esperienza.

Quella maglia regalata a un bambino

“Da bambino non credevo molto nelle favole, infatti non mi sono mai lontanamente avvicinato al calcio che conta. Ma devo dire che i miei dieci anni a Turate sono stati una specie di favola. In tutto questo tempo ho imparato tanto, sia cosa voglia dire giocare con la maglia della Salus che crescere non tanto sul campo ma quanto fuori. Ho ricevuto tantissimi insegnamenti di vita. Sono arrivato in questa società che ero un ragazzo e ora vado via più maturo. Il merito è sicuramente di dirigenti, allenatori e compagni che sono stati con me per ogni singola stagione”. Una dedica generale, perché sarebbe difficile, per non dire impossibile, citare qualcuno a dispetto di qualcun altro. “Voglio ringraziare tutti, ogni singolo compagno o allenatore che ho avuto in questi dieci lunghi anni e… tutte quelle persone che si sono dovute sorbire anche solo un minuto delle mie partite”. Una battuta che fa capire con che spirito Niccolò Riccardi abbia vissuto la sua esperienza a Turate. E il ricordo più bello spiega tutto quello che Niccolò ha vissuto alla Salus: “Dal punto di vista sportivo, sicuramente il playout salvezza vinto per mantenere la Seconda categoria. A suo tempo mai desiderata così tanto da nessun altro. Dal punto di vista umano, invece, quando regalai la mia maglia numero 7 a un bambino che era venuto a vedere la partita. Dimenticandomi di non essere in Serie A ma in Seconda categoria. E dovendo quindi ricomprarla con scuse annesse alla società. Ma vista la felicità di quel bambino, l’ho fatto più che volentieri”.

Certi amori non finiscono…

Ora, dopo un decennio, Niccolò volta pagina. Ma quello alla Salus non sarà mai un vero e proprio addio. “Perché Turate, di fatto, resterà per sempre casa mia”. Perché gli amori che non finiscono, alle volte fanno giri immensi e ritornano. E chissà che in un futuro anche molto prossimo Turate non possa tornare ciò che è sempre stato nel recente passato. La casa di Niccolò Riccardi.

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