Cominciano questo pomeriggio, alle ore 17, i Mondiali 2022 in Qatar. Non discuteremo in questo articolo di chi potrà vincere la competizione. Né entreremo nella polemica riguardo il fatto se sia stato giusto assegnare i Mondiali al Qatar e metterli a metà di una stagione.
E allora cosa c’entrano i dilettanti? C’entrano, perché c’è una coincidenza che balza all’occhio. Domenica 18 dicembre, è il grande giorno della finale, prevista per le ore 16. Ma, al tempo stesso, è in programma la penultima giornata di andata nei campionati di Serie D, con fischio d’inizio alle ore 14:30. Non solo, anche il CRL ha fissato la gara di ritorno delle semifinali di Coppa Italia Eccellenza e i quarti di finale di Coppa Italia Promozione e Coppa Lombardia Prima categoria.
Si può giocare, sia ben chiaro, ma la finale della competizione regina come i Mondiali merita di essere evento unico. Vista da tutti, in particolar modo da chi fa parte del movimento calcio.
Quale la soluzione? C’è un mese di tempo per pensarci, la possibilità di giocare al sabato può essere una soluzione concreta (soprattutto per la Serie D, che poi tornerà in campo mercoledì 21 dicembre). Giocare d’anticipo, insomma, in tutti i sensi anche nel prendere una decisione a livello organizzativo.
Prendiamo spunto da una celebre frase di un Diego Armando Maradona ancora bambino: “Ho due sogni. Uno è giocare il Mondiale, l’altro è vincerlo”. Tenere vivo il sogno, anche “vivendo” un mondiale.