La vittoria del Club Milano sul Piacenza è stato sicuramente il risultato più eclatante della giornata di domenica. Davide che batte Golia, e in questo senso di esempi ne è pieno il mondo del calcio. Sia tra i professionisti che tra i dilettanti. La favola del club del presidente Guido Marrone può scrivere così un altro capitolo della sua storia.
Un nuovo capitolo è stato scritto
Storia recente ma piena di imprese. Perché al momento la prima avventura in Serie D della realtà biancorossa racconta della vittoria in uno stadio storico come il Mari bissata poi dal successo su un’altra realtà storica, il Piacenza. Ma se qualcuno può pensare a successi estemporanei o frutto del caso, ecco che invece la crescita della formazione di Giuseppe Scavo chi conosce il Club Milano ormai da tempo. Più che un Club, “parafrasando” la famosa citazione catalana legata al Barcellona. L’attenzione per tutto quello che gravita attorno alla prima squadra non è venuta meno anzi, è stata ancor più incrementata. Un legame forte che ha portato nel corso degli anni ad avere una realtà sana e futuribile. Che raccoglie i frutti anche al piano di sopra.
La nuova esplosione di Petar Rankovic
E poi c’è la nuova esplosione di Petar Rankovic. Il trequartista classe 2000 sembra essere tornato sui livelli dello scorso anno. Dominare la Serie D come ha dominato l’Eccellenza sarà sicuramente più difficile. Ma il talento serbo sembra ora essersi adattato nuovamente al piano di sopra (aveva già giocato, da under, a Inveruno), prendendo il “suo” Club Milano per mano. La doppietta al Piacenza ulteriore conferma della sua crescita, il rigore in pieno recupero una responsabilità degna di un grande giocatore. Il Club Milano risale la classifica, da Cenerentola del girone a squadra che vuole confermarsi anche in Serie D. Trascinata dal suo leader in campo.
