Tanti cambiamenti ma il Legnano vuole confermarsi ai piani alti del massimo campionato nazionale. Il presidente Giovanni Munafò, come sempre, esalta (e a ragione) la passione che è sempre presente attorno ai lilla. Il direttore sportivo Vito Cera è carico in vista della nuova avventura e ha allestito una squadra che può sognare. Lucio Brando è allenatore che non ha bisogno di presentazioni. Insomma, il Legnano può confermarsi e, perché no, sognare.

Punti di forza e di debolezza
Perso Miculi, passato all’Albinoleffe, la retroguardia ha guadagnato in esperienza. Giocatori che si conoscono tra loro e solidità da confermare. Perso un under in difesa, però, inevitabilmente bisognerà “trovare posto” in mezzo al campo. Di Lernia e Pellini sembrano insostituibili, così il sacrificato almeno inizialmente può essere Ronzoni. Ma soprattutto Pellini dovrà confermarsi playmaker top per una formazione che pensa in grande (e le possibilità ci sono tutte). Davanti tridente top per la categoria. Confermare Cocuzza e Gasparri è stato il primo passo. Se Grandi confermerà la verve degli ultimi campionati, il gioco è fatto.