La Calva è on fire, Di Maggio: “Pensiamo partita dopo partita”

Nel girone di ferro di Eccellenza, dove almeno metà delle squadre punta apertamente ai playoff, a prendere la vetta della classifica per la prima volta in solitaria è stata la Calvairate. Dopo sei giornate i rossoblù sono ancora imbattuti grazie a 5 vittorie e 1 pareggio, all’esordio sul campo della Caronnese. I milanesi vantano il miglior attacco insieme al Casteggio, grazie soprattutto alle 4 reti di Sow e alle 3 di Personè, e la miglior difesa del girone, avendo subito soltanto quattro gol.

L’estate ha portato tante novità, dalla guida tecnica di Alberto Motta a una campagna acquisti importante, tra cui si sta mettendo in evidenza la preziosa duttilità di Andrea Di Maggio. Il difensore, reduce dal trionfo ai playoff dello scorso anno col Club Milano, si è messo a disposizione con grande umiltà in un ruolo diverso da quello che ricopriva in biancorosso. La passata stagione è stato impiegato da centrale difensivo ma si è messo in evidenza nel finale da terzino destro, oggi ricopre con grande profitto il ruolo di braccetto sinistro nella difesa a 3 di Motta.

Umiltà che traspare dalle parole del classe 2000: “Dalla vittoria col Club Milano mi porto tante cose che ho imparato ma questo è uno spogliatoio diverso, con diversi giocatori di grande esperienza e molto più vincenti di me, quindi non ho molto da insegnargli anzi cerco di imparare da loro. A spingermi alla Calvairate è stato il grande rapporto di amicizia con Tommaso Conte che mi ha raccontato l’ambiente, poi quando la società mi ha spiegato il progetto non ho più avuto dubbi. Sono qui da pochi mesi e già mi trovo benissimo”.

“Adesso siamo davanti a tutti ma sappiamo che il girone è molto complicato“, prosegue Di Maggio. “La Solbiatese che ora sembra in difficoltà si riprenderà sicuramente, l’Oltrepò che sembrava lanciatissimo è scivolato in casa col Saronno. Ci sono tante squadre che possono battere chiunque. Per questo la società ci chiede di pensare una partita alla volta, senza fare il passo più lungo della gamba”.

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