Il calcio è passione e, come tale, va sempre tenuta viva. Anche, anzi soprattutto, in questi momenti di difficoltà. Che si tratti di bambini e giovani, il futuro di tutto il nostro movimento. Che si tratti di persone anziane, che magari alle sportellate di Lukaku e ai colpi di Taekwondo di Ibrahimovic preferiscono ancora la “pedata” del campo di provincia. Perché il calcio è passione, che non ha categoria e che non ha età.
Una foto, tante emozioni
In una giornata uggiosa con una pioggerellina fitta fitta che non finisce mai, come quella che abbiamo vissuto oggi nel varesotto, è più facile perdersi nei meandri dei social. Ed ecco lo scatto che scatena mille emozioni. Uno storico tifoso del Rieti che, nonostante le porte chiuse, trova il modo di vedere la partita della squadra del cuore (ringraziamo la pagina Facebook Valerio Caprino – Calcio & Fototifo Dilettanti per l’utilizzo dello scatto). Le eventuali polemiche non le tocchiamo neanche. Non è il momento. La bellezza è tutta nella foto. Chissà quante partite del Rieti avrà visto questo storico tifoso. Eppure… Al testacoda contro il Sant’Elpidio non si può mancare. Seggiola, giacca, mascherina e… ombrello, perché il cielo non è certo dei migliori. A far da compagnia erba alta e sterpaglie e una rete… alquanto rivedibile. Ma poco male, il Rieti vince la settima partita di fila ed è primo in classifica. È quel che conta. Una piccola gioia, grandissima in questo momento. Chissà quanti si sono rivisti in questo signore. Perché il calcio è passione e non dobbiamo farla affievolire.