Quattro partite giocate nel girone A di Eccellenza, avendo aspettato la partita tra Vergiatese e Brianza Olginatese. Che, così come le sfide di Barzanò, Ponte Lambro e Venegono Superiore, ha detto tanto. Sia in positivo che in negativo, così ce le facciamo bastare per la nostra Top e flop della quinta giornata del Girone A.
I top – Mondoni che ingresso! Urso segna, Esposito para
Alessandro Urso sembra essere il vero trascinatore di questa Varesina. Il gol di Lazzate aveva un peso specifico non indifferente, i due segnati contro Base 96 e Castanese decisivi per continuare a tenere le Fenici in vetta alla classifica. Dopo l’annata super con la maglia del Busto 81, un’altra stagione confermando quanto di buono fatto vedere in precedenza. E si sa come confermarsi non sia mai facile.
Nella vittoria della Brianza Olginatese a Vergiate, non ci sono solo i gol di Citterio e Pizzini. Ma anche le parate del giovane Federico Esposito. Il giovane classe 2000 ha risposto presente quando, sopra di due reti, la formazione lecchese ha un po’ alleggerito la presa. Esposito ha neutralizzato Pedergnana, permettendo alla squadra di Arioli di continuare a dormire sonni tranquilli.
L’Eccellenza prima persa, passando a Solbiate Arno, poi ritrovata per questo torneo vissuto con la maglia del Gavirate. L’impatto di Aurelio Mondoni a Ponte Lambro è stato di quelli che lasciano il segno. Vero, sul tabellino è finito il solito Tartaglione ma il giovane trequartista classe 1999 ha fatto alzare l’asticella alla squadra con il suo ingresso. Fantasia (e gioventù) al potere.
I flop – Lazzate, le punte…
Alessio Quaggio emblema di un’Ardor Lazzate che fatica a trovare la via del gol. Non è solo colpa dell’attaccante ex Calvairate, ma di un reparto che, fino a questo momento, non è riuscito ancora a sbloccarsi. Anche nella gara di Barzanò, sono serviti i colpi di un esterno (Manta) e di un difensore (Ferrari) per strappare almeno un punto. Serve di più.
Due reti segnate a Venegono Superiore, vero, ma gli attaccanti della Castanese continuano a far fatica. Andrea Leontini è emblema di una squadra forse troppo leggerina là davanti. Tanto impegno, corsa, determinazione. Ma poi mancano i gol, che sono la componente che, soprattutto in eccellenza, fa la differenza.
Un paio di occasioni soprattutto per riaprire la partita, missione fallita per Fabrizio Pedergnana, partito esterno e diventato poi punta col passare dei minuti. Ma la solfa non cambia. Poca concretezza solo davanti ad Esposito, che si prende la scena mentre la Vergiatese cade per la seconda volta in stagione.