Eccellenza A – Top e flop della nona giornata

Top e Flop Eccellenza Girone A nona giornata
Top e Flop Eccellenza Girone A nona giornata

Top e Flop, torna la rubrica che analizza il campionato di Eccellenza. Chi si è confermato o ha svoltato, pigiando il piede sull’acceleratore oppure sorprendendo. Chi è incappato in un mercoledì da dimenticare. I top e flop della nona giornata nel girone A di Eccellenza.

Top – Deodato e Mondoni, consacrazione

Ad inizio anno l’avevamo detto apertamente. Sarà la stagione di Mattia Deodato, chiamato a consacrarsi nella sua seconda stagione tra i grandi. Dopo essere stato decisivo in più di un’occasione l’anno passato, il gol di mercoledì a Barzanò è decisivo per dare nuovo entusiasmo alla Varesina. Che, tra tanti big, si coccola anche il suo giovane dal futuro assicurato.

Pali, traverse, un’esperienza a Gavirate che non voleva svoltare. Poi, mercoledì, la partita perfetta nel giorno più importante. Per Aurelio Mondoni una prestazione sopra le righe, capace di dare anche sostanza all’attacco senza (vere) punte della formazione rossoblù. Intesa con Lercara da stropicciarsi gli occhi, davanti alla porta il cinismo delle grandi occasioni.

Dove sarebbe stata la Vergiatese se avesse avuto sempre a disposizione Dennis Scapinello? Domanda senza risposta, ovviamente, ma il fantasista granata è già alla seconda rete decisiva dopo gli inghippi che l’hanno costretto ai box in avvio di campionato. E allora, almeno per una volta, i rimpianti possono essere giustificati.

Flop – Troppi gol subiti e difese sottotono

Alfio Garavaglia aveva sottolineato, anche in maniera esplicita, i problemi della sua squadra nel trovare la via del gol. Nella giornata in cui la Castanese segna tre reti e indirizza la partita… i neroverdi si sciolgono come neve al sole. A Ponte Lambro arriva un passo falso che non cambia la sostanza di un format che non vuole svoltare.

La Vergiatese ha vinto grazie ai guizzi dei suoi attaccanti ma dietro… che fatica. Anche Cesare Parini sta vivendo un’annata complicata causa assenze non previste, Caraffa e gli attaccanti della Sestese l’hanno spesso mandato in difficoltà. Non facile da pensare per un giocatore del suo calibro.

Quattordici gol subiti in otto partite. Tantini per una Sestese che era partita con il piede giusto e che anche mercoledì ha saputo tener testa a una big come la Vergiatese. Dietro, però, si balla un po’ troppo. E il rosso a Christian Mandracchia è emblema di una retroguardia giovane, per questo non perfetta. Ma con giocatori che possono crescere e non poco.

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