Eccellenza A – Top e flop della decima giornata

Top e Flop Eccellenza A decima giornata
Top e Flop Eccellenza A decima giornata

Top e Flop, torna la rubrica che analizza il campionato di Eccellenza. Chi si è confermato o ha svoltato, pigiando il piede sull’acceleratore oppure sorprendendo. Chi è incappato in un mercoledì da dimenticare. I top e flop della decima giornata nel girone A di Eccellenza.

Top – Eurogol Amelotti, Pizzini decisivo. Re Caraffa

Il gol da cineteca issa Matteo Amelotti tra i top di giornata. Senza pensarci due volte, dopo il rinvio sbagliato del portiere avversario, una conclusione da metà campo che si infila docile docile in porta. Rete pesante, che permette alla Varesina di chiudere una partita inaspettatamente complicata. In vista del primo scontro decisivo della stagione, le Fenici sono più cariche che mai.

La Brianza Olginatese, dal canto suo, vivrà una domenica di passione pur senza giocare. Nel frattempo, però, i lecchesi hanno fatto il loro. Battuta l’Ardor Lazzate, la griffe non poteva che essere di Davide Pizzini. Sei reti in questo format, autentico trascinatore di una squadra che ora può solo aspettare. E, sportivamente, gufare. Altrimenti servirà rimettere l’elmetto, con il solito Pizzini trascinatore.

Otto gol in campionato, due traverse nell’ultima partita dove comunque ha trovato la via della rete. Manca ancora una giornata, ma si può tranquillamente dire che è stato il format di Davide Caraffa. Uomo in più della Sestese, capace di segnare e far segnare. Il futuro? Sesto ci punterebbe ancora, ma l’attaccante ex Lecco merita una big. E il prossimo matrimonio tra Vogherese e Tomasoni potrebbe portare la punta classe ’98 al Parisi.

Flop – Manara e Castanese, difese horror

Senza ambizioni di classifica, ci si può permettere il “lusso” di fare esperimenti in vista della prossima stagone. Senza, però, correre il rischio di “sbragare”. Il tonfo della Manara è stato pesante, la lezione di quelle da ricordare, anche dal punto di vista tattico come ammesso nel post partita anche dal tecnico Claudio Abaterusso. Tra il serio e il faceto.

La Castanese ha alzato nuovamente bandiera bianca, nonostante un avvio di gara convincente. Poi il calo netto, mancanza di automatismi e Milano City a fare la partita. Per questo, più che la difesa, è stato il centrocampo ad essere sotto accusa. Matteo Cotugno solo come emblema di un reparto che non è più riuscito a fare il filtro necessario.

La Pontelambrese ha tenuto testa alla Varesina fino all’ultimo, anche se in realtà i lariani hanno spaventato le Fenici solo dopo il loro gol. Prima un po’ di fatica, inevitabile. Andrea Compagnone in mezzo al campo non ha inciso, anche se sarebbe ingiusto gettare la croce addosso ad un singolo giocatore.

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