Firmando per il Città di Varese Giulio Ebagua era tornato a vestire i colori biancorossi per la terza volta con una promessa: raggiungere le 50 reti. Il gol del pari nel finale della sfida interna alla Castellanzese di domenica gli ha permesso di mantenerla.
Un’esultanza speciale per il 50° gol
Soddisfatto il bomber che al Franco Ossola ha scritto le pagine più belle del passato recente biancorosso: “Domenica ho raggiunto il traguardo che mi ero prefissato e di questo voglio ringraziare davvero tutti: i compagni, lo staff, la società e i sostenitori per il loro calore anche se non possono essere presenti alle partite. Ho realizzato quanto accaduto solo la notte dopo la partita con la Castellanzese: dopo il gol ho esultato in quella maniera con la maglia sul prato dell’Ossola perché mi è sembrato il modo giusto per celebrare una maglia importante come è quella del Varese”.
Reti che non si contano ma si pesano
Guardando nel suo album di ricordi marchiato biancorosso l’attaccante di origine nigeriana non ha l’imbarazzo della scelta riguardo la sua rete preferita: “Ogni gol è importante e l’ultimo lo è come il primo. Ce ne sono tanti che ricordo con piacere per diversi motivi: il gol con il Siena nel 2010 è stato bello e pesante ma ce ne sono tanti altri che per me hanno un grande significato: penso al primo gol in assoluto a Varese nel 2009, al primo gol in Serie B con il Pescara, la rovesciata di Vicenza e il tacco con il Livorno“.
Gli anni passano la classe resta intatta
Giunto a Varese per la terza volta Ebagua non ha impiegato molto tempo per diventare quell’arma in più che la società biancorossa cercava per la lotta salvezza. Nonostante il lungo stop ed una condizione non ottimale, i gol dell’attaccante nigeriano in questa stagione sono già quattro, solo tre in meno del capocannoniere Capelli. E vista la predilezione per le vittime d’alta classifica (oltre alla Castellanzese punito anche in Pont Donnaz) perchè non avvicinare ancora di più alla salvezza i biancorossi con una rete al Gozzano?
