L’improvviso stop per il calcio dilettantistico deciso ieri dal Governatore lombardo Attilio Fontana ha visto la dura presa di posizione del Comitato Regionale. Con una nota infatti l’organo spiega come lo stesso stigmatizzi il provvedimento.
Baretti: chiediamo un incontro
Il numero uno del Crl Giuseppe Baretti spiega: “Siamo esterrefatti dalla totale mancanza di preavviso e soprattutto di confronto da parte delle istituzioni con chi di sport si occupa quotidianamente e riteniamo che proprio da questa mancanza di contatto con il mondo sportivo siano discese le scelte scaturite, che non esito a definire senza criterio”. Per Baretti è incomprensibile come possa essere ritenuta più pericolosa un’attività salutare, condotta all’aperto, rispetto a molte altre situazioni della vita quotidiana che attualmente risultano però autorizzate. “Viene anche da chiedersi, entrando nel tema prettamente calcistico, che differenza ci sarà mai fra un atleta delle categorie Allievi o Giovanissimi che gioca in una squadra dilettantistica e quello che milita invece nella corrispondente categoria di una società professionistica, oppure tra la Serie D, e gli altri campionati regionali dilettantistici”. Per Baretti la decisione arrivata ieri è “frustrante dei tanti sacrifici fatti dalla nostre società per adeguarsi ad un rigido protocollo al fine di poter operare in sicurezza”. Il Comitato chiederà quindi con urgenza un confronto con la Regione. “Chiederemo in primis rispetto per i nostri oltre 180.000 tesserati – prosegue Baretti – e soprattutto vogliamo sapere che tipo di provvedimenti aspettarci, perché per condurre l’attività sportiva serve programmazione e non possiamo sottostare ad aperture e chiusure a singhiozzo che mettano a repentaglio l’intero sistema, che anzi ha ora bisogno di supporto e sostegni anche concreti dalle istituzioni”.