È stato firmato nella giornata di lunedì 3 ottobre il protocollo d’intesa tra Corecom Lombardia e Lega Nazionale Dilettanti della Lombardia per combattere i fenomeni di bullismo e cyberbullismo. Marianna Sala, presidente Corecom, e Carlo Tavecchio, numero uno del CRL, hanno messo nero su bianco le firme per dare il via al progetto. Che partirà già da fine ottobre con incontri in presenza per sensibilizzare il tema.
Nel corso della giornata, svoltasi all’ultimo piano di Palazzo Pirelli, è stata premiata anche la formazione Under 18 dell’Arcellasco. Protagonista, lo scorso anno, di un episodio importante decidendo di ritirarsi da una partita dopo che un ragazzo era stato vittima di insulti razzisti.
I comunicati di Regione Lombardia e CRL
“Un’occasione unica per avviare un progetto comune di educazione e formazione. Anche all’interno delle comunità sportive, contro il dilagare allarmate di discorsi d’odio e di episodi di violenza in rete a danno dei più giovani“. Così la Presidente del Corecom Lombardia, Marianna Sala spiega il significato del protocollo di intesa contro i discorsi d’odio e il cyberbullismo. Che è stato firmato questa mattina dal Corecom Lombardia edalla Lega Nazionale Dilettanti della Lombardia (LND) al Belvedere di Palazzo Pirelli.
“L’obiettivo del Protocollo – spiega Marianna Sala – è creare una rete tra le istituzioni per proteggere ed educare i nostri giovani in ogni ambito della loro vita. Anche e soprattutto nello sport, strumento fondamentale per prevenire fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo e per sviluppare una nuova cultura del rispetto e della tolleranza. Lo sport ha la capacità, unica, di trasmettere messaggi positivi per i nostri ragazzi. Alla base di ogni attività sportiva, a qualsiasi livello, ci sono determinazione e costanza poiché si riesce ad arrivare fino in fondo solo se si ha ben presente l’obiettivo. Solo il linguaggio universale dello sport è capace di trasmettere messaggi ai giovani in modo semplice e diretto: competizione, sacrificio e, soprattutto, rispetto dell’avversario. Questo Protocollo è il ‘veicolo’ per far viaggiare i valori dello sport tra famiglie, ragazzi, spettatori e dirigenti sportivi”.
Previsti incontri di sensibilizzazione già da fine ottobre
Il Protocollo prevede iniziative di sensibilizzazione, anche direttamente presso le società sportive, sui temi dell’educazione ai media. Rivolte in particolare gli adulti – dirigenti sportivi, allenatori e genitori – allo scopo di fare squadra a protezione dei giovani, per contrastare insieme il dilagare allarmante di linguaggi d’odio sul web e di episodi di cyberbullismo. Corecom Lombardia e LND si impegnano a istituire luoghi di ascolto e orientamento. E a organizzare una rete di società sportive contro il dilagare di fenomeni come l’hate speech, la discriminazione, l’istigazione alla violenza, il cyberbullismo, il cyberstalking e il revenge porn. Infine, saranno promossi convegni o seminari e individuate e diffuse tra le società sportive “buone prassi” nella prevenzione e gestione di fenomeni legati al bullismo.
L’intervento del presidente Alessandro Fermi
“Il bullismo, soprattutto nella sua veste digitale, il cyberbullismo, è, oggi, una vera e propria emergenza sociale – ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi-. Insegnanti, genitori, educatori, dirigenti sportivi e ragazzi devono imparare a osservare e prendere posizione, rifiutando l’indifferenza, come hanno fatto i giovani calciatori del ‘GSD Arcellasco’ di Erba che hanno abbandonato il campo di fronte alle offese razziste nei confronti di un loro compagno. Abbiamo bisogno di esempi e dobbiamo lavorare, insieme alle famiglie e ai dirigenti sportivi, per creare una nuova ‘cultura del rispetto’, anche nel mondo dello sport di base. Il Protocollo firmato oggi va in questa direzione perché lo sport è il principale “nemico” del bullismo. Per questo vorrei portare presto in Consiglio regionale un progetto di legge lombardo, il primo in Italia, per aumentare e sostenere le iniziative dirette alla promozione dei valori dello sport. Per aiutare i giovani a crescere in comunità sane, l’unico ‘argine’ al dilagare dei fenomeni di discriminazione”.
Le parole di Carlo Tavecchio, numero uno CRL
Il Presidente del Comitato regionale Lombardia Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio ha sottolineato i numeri del movimento calcistico di base lombardo, coinvolti nel Protocollo: “Ringrazio la Regione Lombardia per l’interesse e la sensibilità dimostrata su temi di fondamentale importanza per la crescita delle nuove generazioni di cui il nostro mondo, quello del calcio dilettantistico e giovanile da sempre si occupa contando in Regione oltre 180.000 atleti tesserati – ha dichiarato il Presidente del CRL Carlo Tavecchio -. La nostra struttura fornirà la massima disponibilità nel coinvolgere dirigenti e giocatori”.
A margine della firma del Protocollo sono stati premiati i giovani calciatori della squadra under 18 del “GSD Arcellasco” di Erba (CO) per aver difeso un compagno che, nel corso di una partita, aveva ricevuto degli insulti razzisti.
Sono intervenuti il Sottosegretario alla Presidenza Sport, Olimpiadi 2026, Grandi Eventi Antonio Rossi, il Sindaco del Comune di Monguzzo Marisa Cesana, l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Erba Anna Proserpio eilDirettore della onlus “FARE X BENE”, Giusy Laganà. L’incontro è stato moderato dal giornalista sportivo Paolo Zerbi.
