C’era una volta un protocollo e l’annuncio di un accordo. Poi c’è la realtà. Fatta, nei gironi A e B di Serie D, di 11 rinvii su 19 partite in programma. Casale-Sestri, Castellanzese-Saluzzo, Gozzano-Borgosesia, Legnano-Città di Varese, Vado-Caronnese, Lavagnese-Bra, Sanremese-Pont Donnaz, Breno-NibionnOggiono, Brusaporto-Ponte San Pietro, Virtus CiseranoBergamo-Scanzorosciate, Villa Valle-Crema. Un elenco lungo, lo sappiamo, lungo quanto la due giorni che abbiamo vissuto tra venerdì e sabato.
Come iniziano le favole?
C’era una volta… Le favole iniziano così. E questa sarebbe una favola, magari non dal finale che piace a tutti. C’è una pandemia, è bene ricordarlo, ma ci sono anche una serie di fatti che fanno ridere. Per non piangere, sia ben chiaro. Per farla breve, il 1° dicembre la FIGC annunciava il nuovo protocollo e tre giorni dopo il Dipartimento Interregionale emanava il nuovo regolamento. Tutto fila liscio, la LND in pompa magna rende noto sul suo sito l’accordo con una società che si faceva carico dei tamponi al gruppo squadra calmierando così i costi. Tutto bello, bellissimo. Bentornato campionato!
Ma il finale… è tutt’altro che grande
Passano i giorni e arrivano le prime chiamate: “Ma i tamponi si fanno? A noi non hanno detto ancora niente”. Qualche dubbio sorge in seno alle società, che nel frattempo ricevono una mail dal Dipartimento Interregionale. “Se non è stato confermato il test dalla nostra azienda, autorizziamo ad effettuarlo autonomamente presso le strutture come previsto dal protocollo. La somma eccedente sarà rimborsata”. Una mail scritta dal miglior Ponzio Pilato. Obiettivo? Lavarsene le mani. Parte la corsa al tampone, con tutte le perplessità legate alla possibilità concreta di riuscire a farli. E, nel frattempo, fioccano i rinvii anche negli altri gironi. Alcuni comici per tempistiche, altri altrettanto comici per esiti dei tamponi stessi, negativi e positivi nel giro di pochi minuti. Sono le 16 di sabato e le società sono più chiamate a disdire pullman e ristoranti che pensare alla partita. Il tutto senza un messaggio rincuorante dalla LND. “Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo di gente in gente me vedrai seduto su la tua pietra”. Foscolo non avrebbe saputo dire meglio.