Bentornata Eccellenza! Ora godiamoci solo il torneo

La gioia della Varesina con la nuova maglia del decennale (foto Scaringi)

Bentornata Eccellenza. È proprio il caso di dirlo. 182 giorni. 4368 ore. 262080 minuti. Tanto è passato dall’ultima partita di un campionato regionale. Oggi l’Eccellenza torna in campo e forse mai come in questo momento bisogna guardare più ai componenti positive che a quelle negative. Che ci sono e non sono poche, non sarebbe giusto negarlo. O provare a nascondersi dietro ad un semplice dito. Ma la ripartenza deve essere vista comunque come un segnale. Con la volontà, questo sì, che l’Eccellenza faccia da traino per tutto il resto del movimento.

Bentornata Eccellenza… per pensare anche agli altri

Non lo chiameremo campionato. Perché, in primis, non lo hanno fatto gli addetti ai lavori. Allenatori, dirigenti, giocatori, hanno quasi sempre utilizzato la parola torneo. Sono loro i primi a sapere le fatiche che ci sono dietro una stagione lunga e piena di incognite. Lo sanno in Serie D, dove le società storcono il naso di fronte a un “ricambio” dopo soli 10 partite giocate in Eccellenza a fronte di una lunga e logora stagione con quasi 40 gare. Senza dimenticare altre priorità importanti, su tutte quella di organizzare il ritorno in campo di tutto il panorama giovanile. La categoria più penalizzata da questi due anni di stop.

Tematiche che non vanno dimenticate. Ma oggi, la domenica, nonostante il clima uggioso, proviamo a guardare solo alle cose positive. Per qualcuno, il fischio d’inizio alle 15.30 sarà una sorta di liberazione, in una giornata dove si stanno già vivendo i riti prepartita. Oggi godiamoci l’Eccellenza, da domani si torni a lavorare per far sì che anche l’ultima delle categorie possa essere al pari dei più grandi.

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