Andrea Luce: “Fatto fuori da Barbati senza motivo. Volevamo investire, invece…”

Andrea Luce, ex dg del Fanfulla, durante la conferenza stampa
Andrea Luce, ex dg del Fanfulla, durante la conferenza stampa

Andrea Luce non ci sta e respinge al mittente le accuse riguardanti le condotte contrarie alla buonafede che l’hanno allontanato dal Fanfulla. L’ex direttore generale, durante la conferenza stampa tenuta venerdì pomeriggio a Lodi, ha detto la sua riguardo la diatriba con il presidente Luigi Barbati. Parole decise, la volontà di chiarire la propria posizione. Un impegno preso la scorsa estate e che, riportando le parole dello stesso Andrea Luce, vuole essere confermato anche per il futuro. «Perché il Fanfulla ti prende una parte del cuore. Si parla tanto di sogni ma c’è bisogno di sostanza. E sono stato privato ingiustamente di questa situazione. Anzi, siamo stati semplicemente dei tappabuchi».

Luce: «Dopo l’accordo scritto non c’è stata trasparenza»

L’ex direttore generale rivive la sua esperienza a Lodi. Cominciando dalla scorsa estate, quando ci fu l’accordo tra la famiglia Luce e Luigi Barbati: «Non ci sono state strette di mano o promesse, ma un accordo firmato. Abbiamo sottoscritto un contratto dove si diceva che Barbati si impegnata ad utilizzare suddetti fondi all’unico scopo di ridurre la posizione debitoria del Fanfulla accumulata verso fornitori, calciatori, collaboratori. Ma anche Erario e imposte non versate principalmente attinenti all’IVA». Luce, però, denuncia poca trasparenza da parte del numero uno bianconero una volta siglato l’accordo: «Non invento io le parole, Barbati mi presentò come nuovo socio. Ma la prima bozza di bilancio contabile arrivò soltanto il 1° aprile. E la situazione era ben diversa da quella che ci era stata venduta».

Una decisione unilaterale

Nonostante questo, la famiglia Luce aveva la volontà di andare avanti: «Avevamo già versato 172 mila euro prima di dicembre, ovvero l’80% di quanto previsto nel contratto. Abbiamo anche proposto di intervenire per ripianare tutta la situazione, prendendoci a carico i debiti e le spese che la società doveva affrontare per finire la stagione. Ma a questo punto senza la partecipazione di Barbati. A questo punto è nata la diatriba, ma la revoca del mio incarico è arrivata per delle normali dichiarazioni rese ai giornali. Per di più per sola decisione di Barbati, senza una delibera del consiglio. Ritrovandoci accusati di scorrettezza e malafede».

«Professionismo? Serve esserlo anche in società». E sul futuro…

Andrea Luce non manca altre stoccate a Luigi Barbati: «Abbiamo depositato un esposto alla Procura Federale nei suoi confronti. Ha mancato di rispetto e ci sono state offese nei miei confronti. Non c’è stata correttezza nei confronti di un socio, ma è un comportamento che per Barbati non è una novità visti i precedenti». La volontà di inizio anno era quella di portare il Fanfulla nei professionisti. «Per farlo, però, serve essere tali anche in società. Tanto che volevamo trasformare la società in una SRL per dare un segnale forte ai tifosi riguardo le nostre intenzioni. E proprio ai tifosi, io e la mia famiglia vogliamo dare questo messaggio: il nostro impegno ad oggi resta, vorremmo continuare ad essere presenti nel progetto Fanfulla». Ma difficilmente ci sarà una ricomposizione della frattura.

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