La Top 11 di Alessandro Abdalla non poteva che avere tinte gialloblu. Uno schema particolare, il 3-3-1-3, ma dei colori che hanno caratterizzato la lunga carriera del centrocampista classe 1987. Negli ultimi anni passato da Biassono, Lentatese e ora alla Cob 91, ma se pensi ad Alessandro Abdalla pensi al Merate. E col Merate, tanti giocatori più che mai forti. Tutti schierati… senza farsi mancare un pizzico di ironia per un’assenza illustre.
La Top 11 di Alessandro Abdalla

Il racconto di Abdalla parte da chi ha il numero uno sulle spalle: “Alessandro Guercilena per me è stato un Guru. Mio compagno al primo anno da giovane, tanto matto quanto uno di cuore”. Anche la difesa rievoca il passato a Merate: “Igor Bertoncelli per me è un mito, il più forte visto nei dilettanti. Alberto Gruttadauria tatticamente devastante. E Davide Sentinelli al centro uno che non faceva mai passare nessuno. Per dirla come piace a me… un animale!”. I più avranno però notato l’assenza di Sergio Sala. “Mi spiace per Sergio ma ho voluto puntare su una squadra di belli. E lui, di bello, ha solo il mento”.
Mediana di cuore, attacco atomico
In mezzo al campo tanti giocatori… alla Abdalla. “Andrea Ciceri è stato un vero e proprio leader, Giuliano Melosi si vedeva già a Turate che era un allenatore in campo. E poi Daniele Guzzetti, mio compagno a Merate e al quale sono molto legato”. Poi l’attacco. “Cristian Caon per la sua intelligenza tattica e la sua imprevedibilità. Sugli esterni due ali imprendibili come Max Sala e Roberto Floriano. E terminale offensivo Mauro Sebastian Nannini, a Seregno uno dei bomber più forti”. In panchina, anche qui, più di un allenatore: “Marco Bolis, nei primi anni per me è stato come un padre”.